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Milano: il "taccheggio sharing" e il caso Cityscoot

In Italia, Milano occupa un ruolo molto importante in materia di mobilità elettrica.

Infatti, solo nel capoluogo lombardo è presente un bacino di quattro mila scooter elettrici distribuiti da cinque differenti aziende, quali Cityscoot (presente con 1.800 mezzi), Cooltra (1.200), Acciona (600 scooter), Zigzag (400 motorini) e, infine, Mimoto.

Come noto, purtroppo, i furti nei confronti di questi prodotti sono molto frequenti: su tutte, le batterie elettriche, sia delle flotte a noleggio che di mezzi privati, attraggono questo “mercato nero” sempre più in espansione. Esse vengono rubate per sostituire quelle scariche e, più aumentano le vendite, più cresce la domanda di materiale di riserva.

Quello del “taccheggio sharing” è un fenomeno, in realtà, abbastanza giovane che ha inizio nel 2019 e che, nel giro di pochi anni, ha portato a un danno economico di circa un milione di euro, tra costo delle batterie rubate e le spese per riassestare i mezzi danneggiati.

Milano: il "taccheggio sharing" e il caso Cityscoot 1

Il caso Cityscoot

L’ultimo furto risale a giovedì scorso, in zona San Siro, quando, di prima serata, due uomini hanno trascinato per diverse centinaia di metri uno scooter elettrico precedentemente parcheggiato a bordo strada. Provvisti degli attrezzi del mestiere, provano a estrarre la batteria del motorino, dal peso di 12 kg. Si direbbe un lavoro ben fatto per i due avventurieri.

Non sanno, però, che Cityscoot, il brand del motorino in questione, ha deciso di farsi aiutare da un’agenzia investigativa per far monitorare i propri mezzi e per intervenire tempestivamente quando l’allarme scatta, in modo da poter avvertire le forze dell’ordine. Infatti, in pochi minuti la polizia arriva sul posto e blocca i due giovani, i quali saranno processati già il giorno seguente.

La tecnologia, dunque, si dimostra essere una preziosa alleata. Da febbraio, infatti, il brand francese ha fatto installare sulle batterie i localizzatori gps, dunque tutti gli spostamenti vengono tracciati dalla centrale operativa. Oltre a ciò, i sistemi di sorveglianza permettono anche di controllare il voltaggio degli scooter elettrici.

Grazie a ciò, il brand francese ha la possibilità di prevedere quali sono le zone e gli orari più a rischio e, dunque, dove intervenire.

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