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L'editoriale del direttore / Sperimentando la convivenza

Il settore dei mezzi elettrici si conferma un ottimo campo di sperimentazione sotto vari punti di vista. Tra le novità più interessanti dell’ultimo mese, il lancio del marchio di bici FMoser, da parte di uno dei nomi più iconici del ciclismo italiano e mondiale (con ben 273 vittorie da professionista, il brillante 70enne Francesco Moser risulta a oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi). Parliamo in effetti di un’innovazione per ora unica al mondo, vale a dire una bicicletta da strada e gravel convertibile da tradizionale a elettrica e viceversa in pochi minuti e in completa autonomia (per tutti i dettagli vi rimandiamo al numero di Bikefortrade che come di consueto accompagna Emoving Magazine).

Una bella e inedita sfida. Al di là del successo e dei risultati commerciali che eventualmente produrrà, rappresenta una tappa importante nel processo evolutivo dei mezzi elettrici. Perché tenta di affermare, in modo decisamente spinto, una possibile convivenza di due mondi visti ancora spesso come distanti. Ossia quello delle bici muscolari rispetto ai modelli a pedalata assistita. Ma potremmo allargare il discorso alle moto con motore endotermico o alle auto tradizionali rispetto agli equivalenti mezzi elettrici.

Proprio il settore auto già da tempo sta sperimentando una sorta di via “mediana”, che vede soprattutto nei modelli ibridi e plug-in soluzioni di compromesso. Ma sappiamo che il mercato automotive ha logiche e dinamiche differenti rispetto a quello della cosidetta micromobilità. A questo proposito, interessante anche soffermarsi sui vari target di riferimento dei due settori (tradizionale ed elettrico). Fino a “ieri” definiti e separati. Con esigenze, abitudini e aspirazioni ben delineate. Un esempio concreto: per un ciclista tradizionale amante delle bici da corsa, abituato a chilometraggi e uscite medie o lunghe, l’approccio alle eBike è stato per anni un’ipotesi da non prendere in benché minima considerazione. Addirittura umiliante in molti casi. Certo, anche oggi ci sono i duri e puri delle muscolari. E sempre ci saranno. Ma la crescente diffusione delle bici eRoad ha senz’altro smussato gli angoli e sdoganato l’elettrico anche verso un pubblico storicamente più tradizionalista.

Lo stesso potremmo dire per il settore delle due ruote a motore, sempre più contaminato da scooter e moto elettriche, come del resto avevamo sottolineato anche dopo l’ultimo EICMA, mai così concentrato sui LEV come nell’edizione della ripartenza a novembre 2021. Del resto, se anche un big delle due ruote tradizionali come Yamaha entra forte in questo segmento, è un ulteriore segnale che le acque si stanno sempre più rimescolando. E nel mare nel quale navigheremo nei prossimi anni ci sarà sempre più spazio per sperimentare inedite e sempre più ibride forme di convivenza tra i due mondi.

Benedetto Sironi – Editoriale Emoving Magazine n° 04/2022

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