
Come ben noto, la città di Venezia non è un luogo da auto. Per portarci veicoli a quattro ruote serve, infatti, un’autorizzazione, e solo in determinati punti tra i vari canali di navigazione.
Nonostante ciò, anche nel capoluogo veneto saranno installate le colonnine di ricarica.
Parliamo delle infrastrutture per la ricarica delle barche elettriche, che a Venezia rappresentano una questione di mobilità essenziali più che un hobby. Infatti, al Salone Nautico è stato presentato il progetto e-dock, con un design delle colonnine che ricorda le storiche paline veneziane.
Le aziende che vi partecipano sono quattro: e-concept (startup che opera in ambito nautico, la creatrice proprio del sistema e-dock); Repower; Aqua Superpower (azienda del Regno Unito che ha messo in piedi la prima rete portuale di stazioni di carica rapida per barche elettriche) e Veritas (società pubblica che fornisce servizi ecologici a ben 51 Comuni tra l’area metropolitana di Venezia e Treviso).
Le dichiarazioni
A tal proposito, Claudio Iannelli, ceo di e-concept, ha dichiarato: “Insieme ad Aqua abbiamo provveduto all’allestimento dei moli che garantiscono l’approvvigionamento alle imbarcazioni elettriche. Stiamo inoltre collaborando con Veritas, che svolge un servizio fondamentale per la città: sta gradualmente convertendo la flotta con imbarcazioni elettriche. Abbiamo un accordo per infrastrutturare dieci nuovi approdi pubblici per rifornire sia le barche da lavoro di Veritas sia quelle da diporto, nelle fasce orarie disponibili. Continua, insomma, la collaborazione con il Comune di Venezia per far sì che l’installazione della palina avvenga in maniera più rapida, semplificando l’attuale iter burocratico che è lungo e tortuoso. Siamo consapevoli della complessità e della difficoltà dell’installazione; chiediamo, dunque, un focus sugli incentivi che permettono alla rete elettrica di estendersi ancora di più”.
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