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La scarsa presenza di infrastrutture di ricarica non è un problema che riguarda solo l’Italia.

Per esempio, in Germania, sono sempre maggiori i malumori nei confronti del governo, accusato di portare avanti una mobilità elettrica su due binari differenti: da una parte la diffusione delle vetture a batteria che sta assumendo ritmi sempre più elevati, dall’altra lo sviluppo delle colonnine e delle stazioni di ricarica che stenta a crescere.

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Le dichiarazioni

A tal proposito, Hildegard Müller, presidente della VDA (associazione tedesca delle industrie automobilistiche), ha affermato: “La creazione di una rete di ricarica nel Paese sta procedendo troppo lentamente, mentre l’obiettivo del governo federale di 15 milioni di veicoli elettrici entro il 2030 ha ulteriormente aumentato questa necessità di espansione. Per raggiungere l’obiettivo di un milione di colonnine entro il 2030, è al momento necessaria la creazione di 2.000 nuovi punti di ricarica a settimana.

La stessa associazione ha sottolineato come nello scorso maggio vi era, in Germania, la disponibilità di una stazione di ricarica ogni 22 auto elettriche, valore che nel maggio 2021 era di 17 auto e nell’ottobre 2021 era già salito a 21.

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