
Sixt, uno dei punti di riferimento nei servizi di mobilità di fascia premium, è pronta ad assumere tre persone provenienti dall’Ucraina: queste rientrano nel programma di inserimento di nuovi collaboratori nell’organico aziendale.
Le nuove figure, ora impegnate a seguire il percorso formativo dedicato a tutti i nuovi collaboratori, sono destinate ai front office nelle branch milanesi dell’azienda, situate negli aeroporti di Malpensa e Linate e in Stazione Centrale.
Sixt, in quanto azienda da sempre sensibile alle tematiche sociali e al benessere dei propri dipendenti, ha accettato, senza esitare, la proposta del Centro di Mediazione al Lavoro del Comune di Milano e inserito, dunque, tre persone per il ruolo di rental sales agent. Inoltre, l’azienda ha messo a disposizione, per i nuovi arrivati, un corso di lingua italiana.

Angelo Ghigliano
Le dichiarazioni
A tal proposito, Massimiliano Maini, vice president & managing director di Sixt Italia, ha dichiarato: “Aiutare le persone che si trovano in condizione di emergenza, come il conflitto in Ucraina, coinvolgendole nel nostro programma di assunzioni è stata una scelta naturale. Così come avviene per tutti i collaboratori, intendiamo dare a queste persone la possibilità di crescere in una realtà dinamica affinché possano arricchire il proprio bagaglio professionale e valorizzare le proprie qualità. Ci auguriamo che queste persone possano trovare in Italia una rinnovata tranquillità. Non escludiamo, nel nostro programma colloqui per le assunzioni, di incontrare e introdurre nel nostro organico altre persone provenienti dall’Ucraina”.

Massimiliano Maini
Alle parole di Maini, seguono quelle di Lamberto Bertolé, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, il quale ha aggiunto: “Se all’inizio della guerra la priorità era quella di trovare un alloggio per tutti i profughi in fuga dall’Ucraina, adesso i bisogni sono cambiati o, meglio, sono diventati più complessi. Il protrarsi del conflitto e l’assenza di una prospettiva realistica di rientro per chi si è rifugiato in Italia e nel resto d’Europa rende fondamentale l’avvio di percorsi di integrazione che non possono che partire dal superamento dello scoglio linguistico e dall’inserimento lavorativo. Ci stiamo organizzando per offrire corsi d’italiano, ma per la questione lavoro non può che essere affrontata con uno sforzo corale di tutta la città e delle sue componenti. I nostri uffici stanno lavorando intensamente per favorire l’incrocio tra domanda e offerta: abbiamo messo a disposizione un indirizzo mail a cui le aziende che avessero delle posizioni aperte possono rivolgersi e auspichiamo che gli operatori privati presenti sul territorio milanese seguano l’esempio di Sixt e si dimostrino solidali e generosi”.
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