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A2A, che di recente ha confermato investimenti per 16 miliardi per la decarbonizzazione del Paese da qui ai prossimi otto anni, ha progetti molto ambiziosi per quanto riguarda la sua divisione E-Mobility.

L’azienda, tra i suoi obiettivi, ha quello di portare a 22mila le stazioni di ricarica presenti nell’intero Paese entro il 2030. Oggi sono 1.000, di cui 400 solo installati quest’anno.

Il progetto su come raggiungere questa cifra è forse la sfida più interessante per A2A. Come riporta Vai Elettrico, la società multiservizi vorrebbe puntare su mini colonnine di piccole dimensioni, simili a dei dissuasori, da poter installare più comodamente e in grandi numeri nei centri urbani senza farle risultare invasive.

Si chiama City Plug, e A2A lo ha presentato alla propria convention tenuta il 22 e 23 novembre al Brixia Forum di Brescia, dove l’amministratore delegato di A2A E-Mobility ha presentato il piano industriale ai presenti.

L’idea dell’azienda è di creare delle isole di ricarica a bassa tensione con 14 prese o parcheggi su un’unica strada, che possano integrarsi nello spazio urbano circostante. Nelle intenzioni di A2A, quest’infrastruttura dovrebbe essere intelligente da distribuire la potenza di ricarica sul numero di auto collegate in un dato momento.

Allo stesso tempo, A2A continuerà a sviluppare anche reti di ricarica di potenza elevata, da strutturare sulle grandi arterie come strade extraurbane o autostrade.

Fonte: Vai Elettrico

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