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Parigi valuta il divieto di circolazione per i monopattini elettrici

La città di Parigi starebbe valutando di vietare l’uso dei monopattini elettrici. Secondo l’amministrazione comunale, la flotta di 15mila eScooter della capitale francese presenterebbe dei problemi di sicurezza irrisolti, intaserebbe le strade cittadine generando stress nei pedoni e non avrebbe un impatto positivo così eclatante sull’ambiente.

La sindaca Anne Hidalgo, in carica dal 2014, farà un annuncio sulla questione nelle prossime settimane. Intanto, le tre aziende che operano a Parigi – Lime, Dott e Tier – sono in attesa di conoscere il proprio destino, visto che la loro licenza scade a febbraio.

Le società, nel frattempo, hanno proposto una serie di modifiche, come per esempio l’introduzione delle targhe in modo che la polizia possa tenere traccia di eventuali infrazioni stradali e controlli sull’identità degli utenti, per assicurarsi che abbiano più di 18 anni.

L’eventuale revoca delle licenze rappresenterebbe un dietrofront piuttosto significativo, perché proprio Parigi era stata la prima città a permettere lo sharing dei monopattini elettrici nel 2018.

Due anni più tardi, dopo molte polemiche sul loro uso definito anarchico, l’amministrazione aveva ridotto a tre il numero di operatori e aveva introdotto altre misure per rendere più stringenti i controlli: tracciamento automatico e limitazione della velocità di ogni scooter a 20 km e 10 km in alcune aree, o zero se entra in parchi pubblici, e assegnazione di aree di parcheggio designate.

Il vice sindaco David Belliard ha confermato che l’amministrazione sta valutando tutte le possibili opzioni, incluso il divieto. Belliard ha dichiarato che le aree di valutazione riguardano la sicurezza, i parcheggi e la tendenza dei monopattini ad avere una vita molto breve, e a non essere dunque così ecologici.

La reazione degli operatori

Allo stesso tempo, i rappresentanti delle aziende di sharing coinvolte hanno risposto sottolineando come la flotta parigina sia una delle più usate al mondo, con 1,2 milioni di rider e un aumento del 76% tra le estati 2021 e 2022.

Secondo gli operatori, vietare in assoluto gli eScooter non risolverebbe nemmeno i problemi del traffico di Parigi, e che molte persone avrebbero fatto notare alle aziende che, senza i monopattini in sharing, acquisterebbero un mezzo privato. Questi ultimi sarebbero più difficili da regolamentare e tracciare, e che potrebbero avere un limite di velocità più alto rispetto a quelli delle aziende di sharing, che ora è fissato a 20 km/h.