
La commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione e agli stati membri di sostenere una maggiore produzione di biciclette e componenti made in Europe. Lo ha fatto attraverso una risoluzione con cui richiama i governi ad adottare una strategia ciclistica comunitaria, che dovrebbe riguardare anche aspetti infrastrutturali per la sicurezza dei ciclisti e una maggiore competitività del settore.
All’interno della commissione Trasporti e Turismo, la proposta è stata approvata con 38 voti a favore e un solo contrario. Come riporta Bike Europe, la risoluzione promossa dall’eurodeputata francese dei Verdi, Karima Delli, sarà votata in una delle prossime assemblee plenarie del Parlamento e fa seguito a quella già presentata a luglio, a cui però non era seguito alcun impegno ufficiale da parte della Commissione Europea.
Secondo i promotori dell’iniziativa, un piano ad hoc per l’industria della bici aiuterebbe ad aumentare il tasso di competitività delle società europee e a creare posti di lavoro di maggior qualità, oltre a migliorare la formazione professionale degli operatori del settore.
Vengono incoraggiate le aziende, le organizzazioni pubbliche e le istituzioni a promuovere la bici “attraverso incentivi specifici, inclusi programmi per i dipendenti e l’installazione di spazi adeguati per il parcheggio dei mezzi e di caricatori per eBike”.
Il testo, inoltre, si sofferma nello specifico sulle due ruote elettriche. In particolare, la risoluzione sostiene la necessità di classificare legalmente le bici elettriche con una velocità massima superiori ai 25 km/h, sia a livello europeo sia a livello nazionale.
Agli stati membri, la risoluzione chiede anche di ridurre l’IVA per gli acquisti, i noleggi e le riparazione di bici e eBike.
In foto: la riunione della commissione Trasporti e Turismo (credits Parlamento Europeo)
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