
Sinje Gottwald, account manager per il b2b di Cake, ha completato il più lungo viaggio mai realizzato finora con una motocicletta elettrica. Partendo dalla Spagna e attraversando la costa ovest africana, Gottwald è arrivata in Sudafrica dopo 124 giorni in sella alla sua Kalk AP, veicolo pensato dall’azienda svedese per essere utilizzato nelle aree naturali protette.
Lo ha fatto senza aiuti tecnici o medici durante tutto il tragitto, affrontando sfide quotidiane come condizioni meteorologiche impervie o terreni accidentati e la ricerca costante di un sistema per ricaricare la moto.
Per Gottwald non è stata la prima avventure in solitaria a due ruote. Già nel 2017, aveva attirato l’attenzione della community motociclistica compiendo il giro del mondo da sola, con l’obiettivo di dimostrare che anche una rider donna poteva ottenere determinati risultati. Tra le sue esperienze, ci sono anche dei viaggi dall’Europa all’Asia, in Australia, dal Nord al Sud dell’America e dal Marocco al Mali.
Il viaggio
Gottwald si è preparata per quest’avventura con la Kalk AP portando con sé due batterie, due ricaricatori, pezzi di ricambio tra cui controller, display, una manopola per l’acceleratore, una catena, dei fusibili, un computer in caso la moto avesse avuto bisogno di supporto da remoto o di aggiornamenti al software, una videocamera e vari oggetti personali.
La sua avventura è iniziata il 14 ottobre 2022, con la traversata dalla Spagna al Marocco. Nel deserto ha avuto il primo intoppo tecnico, causato da un fusibile bruciato. Una volta riparato il guasto, Gottwald ha proseguito passando per Mauritania e Senegal, battendo strade rese iconiche dal passaggio della Parigi-Dakar.
Con l’ingresso in Guinea Bissau, Gottwald si è addentrata poi in ambienti ben diversi, caratterizzati da foreste fitte e fangose impossibili da attraversare per delle auto. Ha proseguito poi verso Sud non senza problemi (come le 24 ore di attesa al confine con il Ghana), entrando in tutti i Paesi che si affacciano sull’Oceano Atlantico. Dopo 13 mila km è arrivata in Sudafrica, concludendo un’esperienza che l’ha portata a esplorare la multiculturalità del continente.

Il percorso compiuto da Sinje Gottwald
“Il mio sogno era di poter vedere il mondo con i miei occhi”, ha dichiarato Gottwald. “Non importa quanto io possa imparare su un determinato posto. Avere un’esperienza diretta mi darà sempre una visione migliore. Era una cosa che mi premeva molto soprattutto per l’Africa”.
La sfida di Guttwald, naturalmente, riguardava anche l’utilizzo di una moto elettrica per un viaggio così lungo, che molti non avrebbero potuto ritenere possibile. Originariamente progettato per delle brevi uscite nel tempo libero, il Kalk AP ha superato le aspettative di Cake: su 13 mila km e in 124 giorni non ha mai subito una foratura ed è stato ricaricato meno di 140 volte.
“La manutenzione è stata quasi nulla, se non la regolazione e la lubrificazione della catena”, ha continuato Gottwald. “Ci sono stati problemi minori risolvibili e non ho mai avuto una sola gomma a terra. Ovunque mi fermassi, la gente veniva a chiedere informazioni. Molti hanno detto che era la prima volta che vedevano una moto elettrica. Non potevano credere che venissi da così lontano”.
“Trovare posti dove ricaricare la moto è stata la parte più difficile, soprattutto in alcune zone. Ho dovuto pianificare la giornata in modo molto accurato. Molte volte non sapevo se avrei trovato un posto dove fare rifornimento”.
La Kalk AP
Frutto di una collaborazione con il Southern African Wildlife College, la Kalk AP è stata pensata per permettere ai ranger dei parchi naturali di combattere i bracconieri (AP sta per anti poachers, anti bracconieri).
Ha un motore da 11 kW, con coppia di 280 Nm e una batteria da 2,6 kWh. Quest’ultima garantisce un’autonomia di circa tre ore a una velocità massima di 90 km/h.
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