
Il primo sistema pubblico di bike sharing in Egitto è stato lanciato nella città del Cairo, una delle aree urbane più trafficate al mondo. Nelle frenetiche città dell’Africa orientale e settentrionale, le amministrazioni stanno adottando politiche e progetti pilota che cercano di rendere la bici una parte fondamentale del sistema dei trasporti urbani. L’idea è quindi quella di offrire un’opzione agli spostamenti con auto private, rispettosa dell’ambiente e conveniente, sia per i turisti che per gli abitanti.
Il servizio Cairo Bike conta 500 biciclette e 45 stazioni alimentate da energia solare. L’area di copertura del sistema comprenderà oltre sei chilometri quadrati attraverso il centro del Cairo, El-Sayeda Zainab, Garden City e Al Attaba. Gli utenti possono noleggiare una bicicletta per una sterlina egiziana (circa 0,031 euro) all’ora tramite un’applicazione mobile o una carta prepagata.
Il Grande Cairo con una popolazione stimata di 20 milioni di abitanti è una metropoli nota per la notevole congestione veicolare e la scarsa qualità dell’aria, tanto da essere annoverata tra le città più inquinate al mondo. La mancanza di opzioni di trasporto rapido accessibili e sufficienti ha portato a un aumento della proprietà e dell’uso di auto private, causando problemi di traffico, condizioni stradali pericolose. Attualmente, l’aumento dei prezzi del carburante e dell’energia in tutta la regione sta spingendo molti pendolari giornalieri a preferire mezzi di trasporto alternativi.
Il bike sharing vuole creare opzioni per gli spostamenti nel primo e ultimo miglio, estendendo la portata dei sistemi di metropolitana e autobus. La rete metropolitana del Cairo, che si allunga per 78 chilometri con tre linee, trasporta circa quattro milioni di passeggeri al giorno, i possibili utenti del servizio. La città sta inoltre pianificando la realizzazione di 14 chilometri di piste ciclabili per supportare sia gli utenti di Cairo Bike che gli altri ciclisti.
Foto di apertura: xinhua news
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