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L'editoriale del Direttore / (Ri)partendo dalle città

Sullo scorso editoriale di Bikefortrade avevamo sottolineato l’importanza dei cicloturisti per il mercato italiano (nel 2022 hanno generato nel nostro Paese circa 31 milioni di presenze e un indotto di quasi quattro miliardi di euro). È indubbio che l’utilizzo delle due ruote nelle località turistiche negli ultimi anni sia aumentato notevolmente, in particolare grazie alla crescente diffusione delle eBike, che hanno allargato la platea dei praticanti rendendola più eterogenea e trasversale. Permettendo di fatto a tutti (dai neofiti ai più esperti) di innalzare in modo sensibile i propri limiti, affrontando chilometraggi e dislivelli che, senza l’assistenza elettrica, sarebbero stati proibitivi.

Tuttavia, più che tra le nostre bellissime montagne, colline, strade bianche e ciclovie, la grande sfida presente e futura della mobilità a due (e quattro) ruote si gioca nelle città e nelle aree più urbanizzate. Dove la situazione non è buona, perlomeno in Italia. Per accorgersene basta osservare la quantità di auto e di conseguenza il traffico di molti capoluoghi (e non solo) in una normale giornata lavorativa. Per non parlare degli orari di punta, nei quali spesso l’imbottigliamento è la regola. A confermarlo sono anche alcuni dati e analisi che, come di consueto, vi presentiamo sulle pagine di Emoving Magazine. Da una parte è pur vero che, come evidenzia il Focus2R del quale parliamo alle pagine 10- 11, negli ultimi tre anni è aumentata la propensione a spostarsi su due ruote, qualsiasi esse siano. Così come crescono le vendite di moto e soprattutto scooter e motocicli elettrici (23.300 le immatricolazioni nel 2022). Ma parliamo di una percentuale comunque nettamente più bassa rispetto a quella riferita all’utilizzo delle auto: meno del 10% degli italiani, infatti, dichiara di muoversi in città utilizzando mezzi quali monopattini, bici, scooter o moto. Contro un 65% che sceglie regolarmente l’auto e un 25% che utilizza treno e mezzi pubblici.

Insomma, se il trend delle due ruote e della micromobilità (elettrica e non) rimane positivo, c’è ancora davvero molto da fare per rendere le nostre strade cittadine meno dominate dalle auto e quindi anche più vivibili e sicure. Sul modello di quanto avviene in molti altri Paesi del nostro continente. Specialmente nel Nord Europa dove, peraltro, il clima non è di certo così favorevole come nel Belpaese. Ecco perché, quando tre anni fa abbiamo ideato un evento nuovo e ambizioso dedicato proprio alla mobilità elettrica come Emoving Days, abbiamo deciso di conferirgli fin dall’inizio una connotazione molto urbana. E non poteva forse esserci location migliore di Milano. Città che, dobbiamo dirlo, forse a sorpresa si rivela assai migliore di molte altre, con passi avanti significativi soprattutto nell’ultimo triennio. Innanzitutto la mobilità “pesante” (auto e moto non elettriche) qui incide per il 49%. Contro il 65% della media nazionale di cui parlavamo in precedenza. Un buon 27% di milanesi si sposta abitualmente a piedi, in bici o monopattino (il restante 24% usa mezzi pubblici o sharing). Infine, ogni 100 abitanti a Milano ci sono 49 auto, contro le 60 in media delle altre grandi città. Comunque troppe rispetto alle altre metropoli europee (25 a Parigi, 30 a Londra, 33 a Berlino).

Tornando agli Emoving Days, in scena nel quartiere di CityLife dal 24 al 26 marzo, quest’anno ci sono importanti e numerose novità. Così come saranno prestigiosi e trasversali i brand presenti, i quali presenteranno al numeroso pubblico atteso le proprie novità sul fronte dell’eMobility, permettendo anche di testare svariate tipologie di mezzi. Ne trovate una selezione nelle prossime pagine, all’interno del nostro speciale pre-evento. Molto apprezzata è stata anche l’introduzione dell’Emoving Business Day di venerdì 24 marzo. Una giornata dedicata agli operatori (negozi, agenti, aziende, media, istituzioni e altre figure professionali) che vedrà alternarsi all’interno della suggestiva platea del cinema Anteo prestigiosi relatori. Sullo sfondo tematiche importanti e strategiche per il settore: dalla presentazione in esclusiva dei dati sul mercato bici 2022 da parte di Ancma, proseguendo con incontri incentrati sul tema della distribuzione (con la necessità di ripensare il ruolo del negozio moderno), sui corretti codici di comunicazione e su case history di aziende significative. Oltre che naturalmente su analisi e scenari legati alla mobilità urbana. Del resto, anche per tutto quanto detto sopra, è evidente come sia proprio da qui che occorra (ri)partire.

Benedetto Sironi – Editoriale Emoving Magazine n° 03-04/2023