
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha presentato in conferenza stampa il disegno di legge con le proposte di riforma del codice della strada.
Il tema principale su cui si è soffermato Salvini è la sicurezza stradale e un inasprimento delle sanzioni, in particolare legata alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Il testo completo del disegno di legge non è stato ancora diffuso, ma i punti salienti sono stati riassunti da un comunicato stampa diramato dal governo dopo il Consiglio dei Ministri.
Per quanto riguarda la micromobilità, Salvini ha confermato l’obbligatorietà del casco e dell’assicurazione per i monopattini elettrici. Riferendosi allo sharing, questi ultimi non potranno essere utilizzati fuori dal perimetro urbano e saranno disattivati automaticamente. Stando alle parole di Salvini in conferenza, non è previsto alcun obbligo in più per le biciclette.
Tra le altre cose, nello specifico le proposte di riforma prevederebbero l’eliminazione della necessità che il soggetto sia colto in “stato di alterazione psico-fisica” derivante da assunzione di droghe illegali. Per il reato, sarà sufficiente che una persona stia guidando dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione.
Chi è stato condannato in passato per una guida in stato d’ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro e non superiore a 1,5, invece, non potrà più assumere alcol prima di mettersi alla guida. La persona dovrà anche passare per una revisione della patente con visita medica e, in caso di recidiva, verrà punito con sanzioni aumentate di un terzo.
Nel disegno di legge si fa anche riferimento all’alcolock, il dispositivo che blocca la guida nell’auto nel caso in cui il tasso alcolemico rilevato sia superiore ai limiti consentiti dalla legge. Sarà installato sui veicoli dei soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza. Chi altera, manomette o rimuove i sigilli dell’alcolock sarà punito con una sanzione aumentata del doppio.
È prevista anche la possibilità per la polizia di effettuare direttamente sul luogo del controllo stradale un prelievo di liquido salivare, se vi è un “fondato motivo di ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto l’effetto conseguente all’uso di stupefacenti, o quando abbiano dato esito positivo gli accertamenti preliminari”.
La polizia, inoltre, può impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante e impendendogli di utilizzare il veicolo, nel caso in cui “gli accertamenti preliminari abbiano avuto esito positivo” e non si disponga ancora “dell’esito degli esami di secondo livello effettuati da laboratori accreditati o qualora non sia possibile procedere, per qualsiasi motivo, agli esami di secondo livello”.
Il disegno di legge dovrà passare da entrambe le Camere del Parlamento, che dovranno discuterne ogni singolo articolo prima di un’approvazione definitiva.
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