
Da venerdì 1 settembre a Parigi non sarà più possibile noleggiare dei monopattini elettrici. La decisione della sindaca Anne Hidalgo è arrivata dopo il risultato del referendum consultivo di aprile, in cui l’89% dei parigini aveva scelto di bandire i mezzi in sharing.
Parigi diventa dunque la prima capitale europea a scegliere di vietare il free floating, dopo essere stata una delle prime ad accogliere questo nuovo servizio. Al momento del referendum, gli operatori in città erano tre: Dott, Lime e Tier, che nei mesi scorsi hanno ritirato i propri mezzi dalle vie parigine.
Quella tra la Ville Lumiere e i trottinette è sempre stata una storia di amore e odio. All’inizio infatti Parigi ha conosciuto una vera e propria esplosione di monopattini in sharing, arrivando a contare diverse migliaia di mezzi in strada e una ventina di operatori. Con il tempo gli operatori sono rimasti solo tre e per cercare di arginare i “fastidi” creati dai monopattini sono state introdotte diverse limitazioni. La velocità, per esempio, è stata ridotta automaticamente in base alla geolocalizzazione e sono state delimitate aree di sosta esclusive.
Come riportato da Le Figaro, i monopattini rimossi saranno rilocalizzati in altre città europee o francesi in cui i servizi in sharing sono attivi. L’amministrazione comunale cercherà di puntare soprattutto sullo sharing delle biciclette, cercando di aumentare soprattutto il numero di mezzi pubblici anche in ottica Olimpiadi 2024.
Per i Giochi, infatti, il comune ha in programma la realizzazione di 60 chilometri di piste ciclabili per collegare tutti i luoghi della rassegna a cinque cerchi. L’amministrazione comunale costruirà anche diecimila parcheggi per le due ruote e attiverà circa 3000 Vélib per il servizio in sharing.
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