
Perdonerete il gioco di parole di cui sopra, ma si prestava bene per introdurre quello che sarà uno dei focus di questo e del prossimo numero di Emoving Magazine. Vale a dire l’ottantesima edizione di Eicma, la celebre Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori. Una manifestazione che in realtà ha più di 100 anni essendo stata organizzata nella sua formula completa nel 1914. Tra l’interruzione nel corso della Prima Guerra Mondiale e la cadenza biennale tra 1957 e 1997, ecco spiegate in realtà le 80 edizioni.
Mai come quest’anno la fiera milanese si prospetta un appuntamento fondamentale e atteso per quel che riguarda il settore della mobilità elettrica nelle sue varie sfaccettature. Sarà nutrita e variegata la presenza dei brand, dai più affermati a quelli emergenti. La maggior parte di essi, in ogni caso, punterà forte sull’elettrico, a fianco delle consuete proposte a motore endotermico che – perlomeno nel caso del segmento moto – paiono essere comunque una certezza e un punto fermo anche nel mercato del prossimo futuro.
È proprio attorno alle moto che si apre uno dei dibattiti più caldi se parliamo di elettrico. Pare che facciano ancora fatica a imporsi e generare numeri interessanti, a differenza di quello che è ormai avvenuto sia per eBike, scooter elettrici e microcar. Ne abbiamo avuto la riprova anche dall’intervista del focus shop di questo numero, Energeko di Roma, che si dichiara soddisfatto delle vendite degli scooter da 11 kW (che possono circolare in autostrade e tangenziali) ma lamenta una serie di problematiche per quanto riguarda l’accettazione da parte del mercato delle moto. Anche a livello comunicativo: le aziende non sembrano investire a sufficienza nel marketing e spesso lasciano l’onere in mano ai concessionari, i quali ovviamente non hanno spesso i mezzi per campagne promozionali di grande impatto sul pubblico.
Inoltre, è chiaro che una larga parte dei motociclisti italiani non riesca ancora a trovare quel senso di emozione e libertà in una moto elettrica e faccia quindi molta fatica ad accettare questo cambio radicale di paradigma. Preferendo rifugiarsi nelle sicurezze dei modelli endotermici, in grado oggi di garantire peraltro più autonomia, senza problemi di rifornimento. Ecco quindi che la sfida per le moto elettriche è anche quella di sfatare questi pregiudizi e provare a colmare una serie di gap che ancora le separano dalle ben più diffuse cugine tradizionali.
Non mancano, a dire il vero, release molto interessanti che sembrano viaggiare sulla direzione giusta, ossia quella di coniugare emozione e propulsione elettrica. Come nel caso del nostro prodotto del mese, al quale abbiamo dedicato anche la copertina di questo numero in speciale extra distribuzione proprio a Eicma: la veloce e aggressiva Lacama 2.0 di Italian Volt, prodotta in Italia nel cuore della Motor Valley, con grandi possibilità di customizzazione e quattro diverse modalità di guida.
Importante la comunicazione certo, ma anche la parte esperienziale. Far testare i mezzi elettrici, lo sappiamo, è uno dei modi migliori per promuoverli presso un pubblico ancora “acerbo” in molti casi. Bene quindi il rinnovato focus che Eicma metterà proprio sui test. Aspetto sul quale anche gli Emoving Days organizzati proprio dal nostro gruppo continueranno a puntare, dopo il grande successo degli scorsi anni (appuntamento con la quarta edizione dal 22 al 24 marzo nella consueta location di CityLife Milano).
È anche attraverso appuntamenti come le fiere e gli eventi, in fondo, che gli addetti ai lavori sono chiamati a promuovere la cultura delle nuove forme di mobilità. Partendo in particolare dal contesto urbano. In tutto questo ovviamente anche i media hanno un ruolo decisamente importante. A questo proposito nelle prossime pagine troverete un’intervista all’assessore alla mobilità del comune di Milano Arianna Censi, la quale auspica un cambiamento culturale in cui le auto non siano più le padrone indiscusse della strada, ma venga dato il giusto spazio anche alla mobilità leggera, possibilmente senza emissioni.
Senza che questo significhi ignorare le altre tematiche ambientali legate proprio ai mezzi elettrici. Prima tra tutti la questione delle batterie. Molto interessante a questo proposito l’articolo di pagina 28, nel quale vi presentiamo i risultati di un’inchiesta americana sull’aumento del bisogno di litio fino al 2050 per la costruzione delle batterie, analizzando alcuni scenari possibili e la loro effettiva sostenibilità. Il modello dei ricercatori vuole indicare una strada che sia realmente più ecologica, non solo nel prodotto finale ma anche lungo tutta la filiera produttiva. È proprio questa una delle sfide più grandi e importanti che attende il mercato nei prossimi anni.
Benedetto Sironi – Editoriale Emoving Magazine n° 09-10/2023